27 ottobre, 2013

La mia vita in Lou Reed

Un'ora fa ho saputo da un tweet della morte di Lou Reed. Anche se, apparentemente, la mia frequentazione con il musicista newyorkese non era così assidua, la sua impronta nella mia vita è stata molto più profonda di quanto pensassi.

Questa è, in ordine non strettamente cronologico – soprattutto perché non ho voglia di ricostruirla con precisione filologica – la mia vita in Lou Reed.

- Anni Ottanta. Mia mamma porta spesso una t-shirt di un gruppo punk – di cui ora non ricordo il nome – con stampata una parodia della banana di Andy Warhol.

- 1996. "Perfect Day" è nella colonna sonora di "Trainspotting". Ho 14 anni ed è il mio primo incontro con Lou Reed.

- 1997. La BBC raggruppa una serie di celebrità per un singolo di beneficenza. Cantano "Perfect Day" e tra loro c'è anche Shane McGowan. Ho 15 anni, ed è la prima volta che vedo i suoi denti.



- 1998. "Vicious" è nella colonna sonora di Radiofreccia che, volente o nolente, se hai 16 anni è un film che ti segna.

- 1998 di nuovo. Sono in piena crisi Bluvertigo. Morgan & soci suonano insieme a Lucio Dalla (al sax) in un improbabile programma RAI chiamato Tarattattà "Take a Walk on the Wild Side"





- Sempre 1998. Sono in fissa con "Velvet Goldmine". "Satellite of Love" con Ewan McGregor e Jonathan Rhys Meyers su una giostra è una cosa a cui penso spesso.

- (Credo 1999, o forse 2000). Ispirata da "Venus in Furs" compro un paio di Dr. Martens di vernice nera alte fino al ginocchio. Credo che gli stivali a cui pensasse Lou fossero leggermente diversi, ma per me quello è il massimo.
Nel caso ve lo chiedeste: sì, li ho e li uso ancora.

- Data imprecisata ma qui in mezzo. Mia mamma torna a casa un giorno con una copia di "Transformer" incellophanata per me. Mi dice che l'ha trovato sul tavolo del libero scambio della biblioteca e che le sembrava non l'avessi, ma che dovrei. Infatti non ce l'ho, e la adoro.

- 2006, sono in Accademia. Al corso di Ultime Tendenze per le Arti Visive di parla di "Sound & Vision", arte e musica. Da lì è un attimo avere come tormentone che "Nel 1967 sono usciti tre dischi fondamentali per la storia della musica: in UK "Sgt. Peppers..." dei Beatles, negli USA il self titled dei Velvet Underground & Nico con la banana di Andy Warhol e in Italia "Dedicato a..." delle Stelle di Mario Schifano.

- Ancora 2006, lavoro a Vigevano con due mie compagne di Accademia. Non so perché ma a un certo punto a ogni viaggio in treno mi trovo a fare l'imitazione dell'accento newyorkese di Lou Reed in "Waiting for the Man", con loro che muoiono dal ridere.

In a small cafè... Berlino, 3 marzo 2011, il giorno dopo essere arrivata. L'originale è qui

- 2011. Mi trasferisco a Berlino, da sola, per quattro mesi. Ho un programma di residenza per curatori da seguire, ma i primi quindici giorni, prima di iniziare, li trascorro completamente da sola. Vado tutti i pomeriggi nello stesso bar, ordino un caffè e una fetta di torta di ciliegie. Nelle orecchie ho sempre e solo questa



- 12 Ottobre 2013. Una delle due compagne di avventura vigevanesi compie gli anni. Si è trasferita da qualche anno a New York, e nel farle gli auguri le dico che ormai l'accento verrà meglio a lei che a me.

- 27 Ottobre 2013. RIP Lewis Reed.