29 aprile, 2012

Ultimo Frammento


E hai ottenuto quello che
volevi da questa vita, nonostante tutto?
Sì.
E cos'è che volevi?
Potermi dire amato, sentirmi
amato sulla terra.
(Raymond Carver)

21 aprile, 2012

Austinites

Forse non tutti sanno che...
Pozzi di petrolio, line dance e campagne antiabortiste a parte, Austin (Texas) è una delle capitali incontrastate della psichedelia.
Tutto iniziò negli anni Sessanta, con il genio indiscusso di Roky Erickson e i suoi 13th Floor Elevators, che, narra la leggenda, siano stati i primi a definire il proprio sound con la parola tanto cara ad Aldous Huxley per spiegare tutto ciò che "libera la mente da condizionamenti".
Persone che nel 1966 suonavano così, insomma:


[per completezza filologica, Erickson, classe 1947, scrisse tutto ciò a 18 anni]

Quarant'anni più tardi, lo scettro è passato, senza soluzione di continuità, a un altro quintetto di giovincelli, chiamati Black Angels.
Persone che, nel 2012, fanno dei live con un suonatore di sitar e degli sfondi di questo genere:

[photo by  - ]

Nonostante il loro ultimo lavoro, Phosphene Dreams, sia datato 2010, lo scorso mercoledì è comparso su youtube, nel neonato canale della band, il primo video ufficiale mai uscito per un loro brano.
Si tratta di "Entrance Song", e, come fanno loro stessi notare, il video è 'not safe for work' - quindi, se siete in ufficio, chiudevi in bagno, e schiacciate play.




{Tutto questo perché, sconfitta nella mia ricerca di Smugglers Way in questo Record Store Day milanese, come premio di consolazione, ho vinto questo fantastico oggetto:


19 aprile, 2012

Passano gli anni, ma 21 son lunghi, e quei ragazzi ne han fatta di strada

Sono passate solo poche dal prima avvistamento di un hashtag sibillino sulla pagina Facebook dei Blur: #blur21 (no, non mi sto confondendo, proprio un hashtag, e proprio su Facebook).
Il significato è stato presto svelato: sono passati 21 anni dalla pubblicazione di Leisure (Quant'è bella giovinezza, che si fugge tuttavia!).

Per festeggiare l'insolito giubileo, un regalo annunciato da tempo e britannicamente arrivato alla scoccare della mezzanotte del d-day; che però, non nascondo, al momento mi lascia alquanto insoddisfatta - sarà che ho aspettato sveglia di scoprire cosa fosse.

Un video. Un minuto e 55 di immagini di repertorio, che avrei potuto tranquillamente comporre con tutto il materiale che ho raccolto sulla band negli anni della mia (eterna) adolescenza.
'Lovingly compiled by Blur just for you… A treasure trove of Blur material, beautifully packaged in one box. It's been over a year in the making and team Blur are very proud of it.', ci informano dalla regia.


E allora, per voi, #blur21




Ps. La sorpresa c'è. Alla fine.

UPDATE - THE MORNING AFTER:
It's over. L'ha detto chiaramente Damon Albarn qui. E un box set dei 21 anni non ha nessun senso, se non quello di mettere un grande punto. Full stop. I knew it would end this way.

08 aprile, 2012

Inspiral Carpet #2: Gioielli di famiglia

Pasqua, pranzo in famiglia, e pomeriggio passato a spulciare tra i dischi dei miei.
Per ora, l'esplorazione si è limitata ai 45 giri.
Non male, comunque, direi.

03 aprile, 2012

Diaspora

Se sei minimamente barbuto e fai parte di una band di culto, anche se un po' in secondo piano, ci sono buone possibilità che qualsiasi cosa tu decida di fare da solista venga pubblicato.
Se sei minimamente barbuto, fai parte di una band di culto (nonostante nessuno sappia il tuo nome perché magari ti fanno suonare solo le maracas) e sei anche un discreto musicista, del tutto sprecato alle maracas, stai sicuro che la casa discografica della tua band farà uscire qualsiasi cosa tu decida di incidere, anche da solo.

Sta succedendo in casa Bella Union, che nel giro di un mese si troverà ad accogliere due creature nate fuori dal matrimonio Fleet Foxes.

È uscito da qualche giorno, infatti, Illusions, primo EP dei Poor Moon, capitanati da Christian Wargo e Casey Wescott. Musica da cameretta, nata nelle serate passate in tour con le Volpi, e rimbalzata da una parte all'altra degli Stati Uniti per permettere ai Fratelli Murray (altra metà della band) di aggiungere il proprio tocco.
Cinque pezzi, che raggiungono il proprio apice con questa "People on Her Mind".



Transfugans a tempo indeterminato è, invece, J. Tillman. Dimissionario dalla batteria dei Fleet Foxes, dopo 7 album pubblicati a suo nome, è ora impegnato full time nel progetto Father John Misty, la cui prima fatica, Fear Fun, in uscita 27 aprile, avrà - per sua stessa ammissione - la missione di dimostrare che anche il folk ha un lato sexy. Attenzione agli ormoni, che è primavera, e proprio da oggi ce ne è concesso un piccolo assaggio.



BONUS TRACK:

Sarebbe stato troppo semplice scegliere la canzone migliore dei Fleet Foxes e partire con l'amarcord.
Quindi, per voi, ecco il mio 'Non vogliamo ricordarli così', ovvero, il pezzo peggiore della loro produzione, quello per cui vale davvero la pena mollare tutto e intraprendere la carriera solista: "Mykonos"