03 aprile, 2012

Diaspora

Se sei minimamente barbuto e fai parte di una band di culto, anche se un po' in secondo piano, ci sono buone possibilità che qualsiasi cosa tu decida di fare da solista venga pubblicato.
Se sei minimamente barbuto, fai parte di una band di culto (nonostante nessuno sappia il tuo nome perché magari ti fanno suonare solo le maracas) e sei anche un discreto musicista, del tutto sprecato alle maracas, stai sicuro che la casa discografica della tua band farà uscire qualsiasi cosa tu decida di incidere, anche da solo.

Sta succedendo in casa Bella Union, che nel giro di un mese si troverà ad accogliere due creature nate fuori dal matrimonio Fleet Foxes.

È uscito da qualche giorno, infatti, Illusions, primo EP dei Poor Moon, capitanati da Christian Wargo e Casey Wescott. Musica da cameretta, nata nelle serate passate in tour con le Volpi, e rimbalzata da una parte all'altra degli Stati Uniti per permettere ai Fratelli Murray (altra metà della band) di aggiungere il proprio tocco.
Cinque pezzi, che raggiungono il proprio apice con questa "People on Her Mind".



Transfugans a tempo indeterminato è, invece, J. Tillman. Dimissionario dalla batteria dei Fleet Foxes, dopo 7 album pubblicati a suo nome, è ora impegnato full time nel progetto Father John Misty, la cui prima fatica, Fear Fun, in uscita 27 aprile, avrà - per sua stessa ammissione - la missione di dimostrare che anche il folk ha un lato sexy. Attenzione agli ormoni, che è primavera, e proprio da oggi ce ne è concesso un piccolo assaggio.



BONUS TRACK:

Sarebbe stato troppo semplice scegliere la canzone migliore dei Fleet Foxes e partire con l'amarcord.
Quindi, per voi, ecco il mio 'Non vogliamo ricordarli così', ovvero, il pezzo peggiore della loro produzione, quello per cui vale davvero la pena mollare tutto e intraprendere la carriera solista: "Mykonos"

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