03 maggio, 2012

Back to the Future

[Disclaimer: nonostante ci siano tutti i presupposti per pensare il contrario, questo blog non riceve fondi né sponsorizzazioni dalla Bella Union - ciò, comunque, non vuol significare che la scrivente rifiuterebbe pacchi dono dalla menzionata etichetta, che, a conti fatti, non sbaglia un'uscita.]

Uno dei miei dischi preferiti di sempre è Tapestry, un capolavoro scritto da Carole King, uscito nel 1971, il cui unico difetto è quello di contenere uno dei grandi classici da talent show, "(You Make Me Feel Like) A Natural Woman", l'originale comunque quanto di più lontano ci possa essere dagli urletti di Aretha Franklin che tutte cercano di imitare.
Tanto per capirci:



La scrittura di "A Natural Woman", però, risale al 1967, anno in cui comincia la nostra storia - il fatto che, nella versione di Tapestry, il backing vocal sia di Joni Mitchell, infatti, non è per nulla casuale.

È intorno a quell'anno che Laurel Canyon, un distretto nelle colline di Hollywood, comincia a popolarsi di artisti e musicisti, tra cui la stessa Carole King, ai tempi compagna di James Taylor, o la già citata Joni Mitchell, la cui casa è così descritta dal fidanzato Graham Nash:



In poco tempo, Laurel Canyon divenne il punto di riferimento per tutta la scena hippie-folk di fine anni Sessanta, per spegnersi, insieme al movimento di cui era emblema, pochi anni dopo.

A quarant'anni di distanza, far rifiorire il Laurel Canyon sound è la missione di Jonathan Wilson, trentasettenne del North Carolina, capelli lunghi e sguardo schivo, che proprio sulla collina hollywoodiana ha trovato la sua dimensione.
Dopo aver passato anni al di là del vetro nei suoi studi di registrazione - leggenda vuole siano gli ultimi rimasti interamente e solamente dotati di attrezzatura analogica - finalmente, nel 2011 è uscito con il suo primo disco ufficiale, Gentle Spirit, senza dubbio uni dei migliori titoli dello scorso anno. Psichedelia, folk, spirito hippie, dietro gli occhi più timidi che ci si possa aspettare da un uomo dall'apparenza tutt'altro che gentile.

Ieri sera, Jonathan Wilson ha suonato un mini-set negli studi di KEXP a Seattle. Un po' complicato da ascoltare on-demand, ok, ma per ingannare l'attesa tra il download e l'avvio della registrazione, ecco un piccolo esempio di cosa potrete ascoltare:






BONUS TRACK:
Tutti i cerchi si chiudono, e questo non vedo perché debba essere un'eccezione. Seguendo la programmazione e l'orario italiani, subito prima dell'inizio del set radiofonico di Jonathan Wilson, RAI5 ha trasmesso la puntata del Late Show di David Letterman la cui chiusura era affidata all'esibizione di Father John Misty. Vuole il destino, che a registrare e produrre Fear Fun, il neonato disco dell'ex Fleet Foxes, sia stato proprio Wilson. Per quale etichetta sia uscito, che ve lo dico a fare?



UPDATE:
[06.05.2012] Si è saputo solo oggi della morte di Jom McCrary, il fotografo che ha scattato la foto di copertina di Tapestry nella casa di Carole King a Laurel Canyon. La storia dello scatto è raccontata nel suo obituary sul LA Times.

Nessun commento:

Posta un commento